Sinassi degli Arcangeli
Sinassi: il termine sinassi deriva dal greco e significa
“assemblea festiva”, “riunione”.
Essa veniva usata per indicare la celebrazione eucaristica
nella liturgia cristiana dei primi secoli, per questo l’icona
mostra i tre arcangeli in veste cerimoniale che reggono un
medaglione raffigurante il Cristo Pantocratore benedicente.
Sotto il medaglione è rappresentato un serafino a sei ali
fiammeggianti
In mano reggono delle aste dette il “bastone del viandante”,
segno di potere e autorità perché viene data dal Dio
(essenziale nella lotta contro il demonio)..
Le fasce tra i capelli sottolineano la presenza e soffio del
Santo Spirito; in particolar modo, poste ai lati dell’orecchio,
ne sottolineano la capacità dei tre spiriti celesti di essere
sempre in ascolto della volontà Divina.
La loro simbologia è complessa e molteplice: dalla
glorificazione di Cristo-trionfante, vincitore della morte,
fino all'interpretazione del mistero della sua Incarnazione,
il Secondo Avvento e il Giudizio futuro sul mondo

Arcangelo Raffaele
Raffaele vuol dire medicina di Dio ed è commovente leggere nella Scrittura ciò che fece per il giovane Tobia, divenendo la sua guida e il suo difensore, procurandogli la riscossione del suo credito, un felice matrimonio e la guarigione del padre dalla cecità. La storia di Tobia ci deve insegnare a non scandalizzarci quando Dio permette le tribolazioni ai buoni, ad aver fiducia nella paterna Provvidenza di Dio della quale Raffaele fu manifestazione ed a perseverare nella preghiera, sicuri che il nostro Angelo Custode la presenterà a Dio che a suo tempo l’esaudirà.


Arcangelo Michele
Il nome Michele significa in ebraico “colui che è come Dio”.
L’arcangelo Michele è soldato di Dio. Nell’Apocalisse di San Giovanni il Teologo è detto: ”Scoppiò quindi una guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago….il grande drago, il serpente antico, colui che noi chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati i suoi angeli…”. La vittoria dell’arcangelo Michele è la vittoria di Cristo sull’Anticristo. L’arcistratega Michele compie la volontà divina, offrendo aiuto e intercessione agli uomini: egli distrugge l’esercito assiro, appare a Giosuè, fa uscire l’apostolo Pietro dalla prigione, salva miracolosamente il tempio dall’inondazione a Chonae. Nelle icone del giudizio universale appare nell’atto di pesare le anime dei morti. In questa icona Michele viene rappresentato con la bilancia in mano per pesare le anime dei defunti. Ciò viene chiamato psicostasia. Egli lotta contro il diavolo che vuole ingannare la pesa e rubare così le anime. San Michele non e' solo l'espressione del guaritore, del comandante delle schiere celesti, vincitore su Satana, accompagnatore di anime, ma una strada, una scelta, una via, un percorso che l'uomo puo' seguire per diventare un guerriero di Michele guidato dal discernimento, mediato dal sentimento sul sentiero della luce.
Arcangelo Michele
Il nome Michele significa in ebraico “colui che è come Dio”.
L’arcangelo Michele è soldato di Dio. Nell’Apocalisse di San Giovanni il Teologo è detto: ”Scoppiò quindi una guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago….il grande drago, il serpente antico, colui che noi chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati i suoi angeli…”. La vittoria dell’arcangelo Michele è la vittoria di Cristo sull’Anticristo. L’arcistratega Michele compie la volontà divina, offrendo aiuto e intercessione agli uomini: egli distrugge l’esercito assiro, appare a Giosuè, fa uscire l’apostolo Pietro dalla prigione, salva miracolosamente il tempio dall’inondazione a Chonae. Nelle icone del giudizio universale appare nell’atto di pesare le anime dei morti.

Angelo dai capelli d'oro
Il prototipo originale di questa icona, raffigurante l’Arcangelo Gabriele, si trova attualmente nel Museo Russo di san Pietroburgo ma proviene dal Cremlino di Mosca e risale alla fine del XII secolo. È una delle icone più antiche a noi pervenute e godette di grande venerazione in Russia anche in epoca tardo medievale; molto rovinata, fu sottoposta a restauri e l’originale fondo dorato sostituito da un fondo verde. L’icona si caratterizza per l’assist dorato che illumina i capelli e le vesti dell’Arcangelo. Gabriele, in ebraico “Dio è forte” (o “Uomo di Dio”), è l’Arcangelo che, nel vangelo di Luca, annuncia a Zaccaria la nascita di Giovanni Battista e a Maria la nascita di Gesù.

Arcangelo Michele
Il nome Michele significa in ebraico “colui che è come Dio”.
L’arcangelo Michele è soldato di Dio. Nell’Apocalisse di San Giovanni il Teologo è detto: ”Scoppiò quindi una guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago….il grande drago, il serpente antico, colui che noi chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati i suoi angeli…”. La vittoria dell’arcangelo Michele è la vittoria di Cristo sull’Anticristo. L’arcistratega Michele compie la volontà divina, offrendo aiuto e intercessione agli uomini: egli distrugge l’esercito assiro, appare a Giosuè, fa uscire l’apostolo Pietro dalla prigione, salva miracolosamente il tempio dall’inondazione a Chonae. Nelle icone del giudizio universale appare nell’atto di pesare le anime dei morti.

Arcangelo Gabriele
Gabriele (forza di Dio) è uno degli spiriti che stanno davanti a Dio, rivela a Daniele i segreti del piano di Dio, annunzia a Zaccaria la nascita di Giovanni e a Maria quella di Dio. Il nuovo calendario ha riunito in una sola celebrazione i tre arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, la cui festa cadeva rispettivamente il 29 settembre, il 24 marzo e il 24 ottobre. Dell'esistenza di questi angeli parla esplicitamente la Sacra Scrittura, che dà loro un nome e ne determina la funzione. San Michele, l'antico patrono della Sinagoga, è ora patrono della Chiesa universale; San Gabriele è l'angelo dell'Incarnazione e forse dell'agonia nel giardino degli ulivi; San Raffaele è la guida dei viandanti. San Gabriele, «colui che sta.al cospetto di Dio» (si presenta così quando annuncia a Maria la sua scelta come madre del Redentore). È lui che spiega al profeta Daniele come avverrà la piena restaurazione, dal ritorno dall'esilio all'avvento del Messia. A lui è affìdato l'incarico di annunciare la nascita del precursore, Giovanni, figlio di Zaccaria e di Elisabetta. Egli gode di una particolare venerazione anche presso i maomettani.
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Angelo Custode
Angele Dei, qui custos es mei, me tibi commissum pietate superna illumina, custodi, rege et guberna.
Amen

























